Firenze – (HunaRoma),
La Cultura per sconfiggere le paure e il panico.
L’assessore alla Cultura del comune di Firenze Tommaso Sacchi ha lanciato questo appello al pubblico per non abbandonare i teatri e le sale cinematografiche a causa della paura e del panico diffuso dal diffondersi del Coronavirus in alcune parti del paese.
L’appello è stato condiviso da Vinicio Marchioni, regista e attore dello spettacolo “I Soliti Ignoti”, tratto dal capolavoro di Mario Monicelli. Malgrado la compagnia abbia finito le sue repliche al teatro La Pergola di Firenze l’appello di Sacchi e Marchioni conserva la sua efficacia. La prudenza e la prevenzione sono doverose ma non il panico e la psicosi.
Vinicio Marchioni dirige e interpreta con Massimo De Santis I soliti ignoti, la prima versione teatrale del mitico film di Mario Monicelli. Le gesta maldestre ed esilaranti di un gruppo di ladri improvvisati arrivano in scena rituffandoci nell’Italia povera, ma vitale del secondo dopoguerra.
«La povertà del dopoguerra è una piaga che resiste ancora oggi, sebbene in altre forme, in tante zone d’Italia – afferma Marchioni – voglio restituire a teatro l’urgenza sentita dai personaggi di superare la miseria che li affligge, insieme alla vitalità indistruttibile e alla magia di un’Italia passata verso la quale proviamo nostalgia e tenerezza».
Uscito nel 1958, I soliti ignoti è diventato con il tempo un classico imperdibile della cinematografia italiana e non solo. L’adattamento teatrale di Antonio Grosso e Pier Paolo Piciarelli è fedele alla sceneggiatura originale, senza rinunciare a trovate di scrittura e di regia per rendere moderna quell’epoca lontana. Uno spettacolo divertente ed emozionante.